Il nido del tempo

Pubblico alcuni percorsi didattici, che prendono le mosse dai miei libri. Possono essere di aiuto agli insegnanti che vogliano approfondire alcuni temi. Alcuni percorsi  sono stati elaborati da me, altri da colleghe e colleghi che mi hanno autorizzato a pubblicarli in questo sito.

Spunti di approfondimento di temi presenti nel libro “Il nido del tempo”

  • Margherita e Tobia, due adolescenti: quali tratti hanno in comune con te? Quali tratti, invece, ti sorprendono?
  • La separazione dei genitori di Margherita ha comportato una ridefinizione dei rapporti con padre e madre e una diversa organizzazione di vita. Come valuti la attuale situazione familiare di Margherita, sia dal punto di vista affettivo che organizzativo? 
  • Il valore del dialogo tra giovani e anziani: cosa ne pensi? Hai fatto esperienza di questo in famiglia o con amici o conoscenti? A tuo parere che cosa si può ricevere e trasmettere? (affetti, conoscenze, esperienze…)
  • La casa delle bambole, che è passata attraverso quattro generazioni, diventa un simbolo della difficile vicenda di Lisa. C’è un oggetto, che hai in casa o che vorresti avere, che ti parla del tuo passato?
  • Margherita ama lavorare il legno e gioca con passione in una squadra di calcio femminile: ti stupisce? Ci sono attività che ritieni “più maschili” o altre “più femminili”? Su questo punto ti senti in sintonia con compagne e compagni? Cosa ti suggeriscono il mondo dei social e il mondo della pubblicità?
  • Lisa propone a Margherita elementi di cultura inglese, che si è portata dietro dalla sua esperienza, relativi a lingua, letteratura, cinema, alimentazione. 
    Nella tua esperienza, i compagni e le compagne che provengono da altri Paesi conoscono e condividono elementi della loro cultura di origine? E tu sei curiosa/o di conoscere questi elementi?  
  • Essere profughi: ieri, ma ancora ai nostri giorni, come accade dal continente africano o dall’Ucraina. Le motivazioni che spingono ad abbandonare il proprio Paese si distinguono in economiche, politiche, sociali e ambientali, motivazioni che talvolta si presentano concatenate. Approfondisci queste motivazioni.
  • Lisa faceva parte dei refugees accolti in Inghilterra. Oggi chi può definirsi rifugiato?
    In base alla Convenzione di Ginevra del 1951, che ha a tema lo Statuto dei rifugiati, si definisce rifugiato  “chiunque, per causa di avvenimenti anteriori al 1° gennaio 1951 e nel giustificato timore d’essere perseguitato per la sua razza, la sua religione, la sua cittadinanza, la sua appartenenza a un determinato gruppo sociale o le sue opinioni politiche, si trova fuori dello Stato di cui possiede la cittadinanza e non può o, per tale timore, non vuole domandare la protezione di detto Stato; oppure a chiunque, essendo apolide e trovandosi fuori dei suo Stato di domicilio in seguito a tali avvenimenti, non può o, per il timore sopra indicato, non vuole ritornarvi.”
    Sulla base di questa definizione, ogni migrante può definirsi rifugiato?
    Nella definizione precedente, è stata usata la parola ‘razza’: secondo te è stato giusto o sbagliato farlo?
  • Nel libro si accenna ai kindertransport, treni diretti in Gran Bretagna, dal settembre 1938 al maggio 1940, che trasportarono circa diecimila bambini ebrei (ma non solo) non accompagnati, da Germania, Austria, Cecoslovacchia e Polonia per metterli in salvo dalla persecuzione nazista. Su questa vicenda trovi info su https://kindertransport.org/
    Conoscevi questa vicenda? 
  • Pensi che sia giusto conoscere e ricordare vicende storiche così drammatiche, come quelle avvenute con la Shoah? Perché? 
    Le informazioni che hai della Shoah provengono da libri di storia/documentari e/o testimonianze orali/scritte? 
    Qual è secondo te lo strumento migliore per conoscere e per comprendere?

*Puoi trovare molte informazioni su queste leggi in Michele Sarfatti, Le leggi antiebraiche spiegate agli italiani di oggi, Einaudi

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