Storie di bambini migranti.
Questa è la storia di Alex, che fuggì da Sarajevo; di Gina, che emigrò negli Stati Uniti; dei due fratellini haitiani adottati; del piccolo Hazem, che dalla Siria arrivò in Germania; del giovane Hailè, giunto in Italia dall’Eritrea; della famiglia di Ferrara che trovò riparo in Svizzera; di Claudia, la piccola rom; di Casimiro, che viaggiò dalla Polonia a Milano in un TIR; di Emanuele, che ora vede la sua Napoli solo alla TV; di Sahira, che cercava un luogo pacifico dove far nascere il suo bambino; di Marika, la timida albanese, che in Italia ha trovato una nuova amica; di Timo, il gatto sbarcato a Lampedusa…
I bambini contro l’illegalità.
I genitori di Margherita aprono una pizzeria! Evviva, tutta la classe è invitata all’inaugurazione. Purtroppo c’è chi vuole rovinare la festa e non si accontenta di danneggiare il locale. Saranno una maestra con i suoi bambini a prendere in mano la situazione. Un libro per parlare di cultura della legalità, che riguarda tanto i bambini, che devono affrontare il bullismo, quanto gli adulti che devono ribellarsi alla violenza delle mafie.
Una Costituzione pensata dai bambini.
Avviata la “Costituzione di Classe”, dopo aver formulato il Regolamento dell’Assemblea, si concretizzano i primi dubbi e le conseguenti domande sulla validità del proprio operato.
Inizia così il dialogo a distanza con Gherardo Colombo, che risponde ai ragazzi incoraggiandoli a proseguire il loro lavoro e a lavorare su alcune indicazioni di modifica.
Le pari opportunità spiegate ai bambini.
Le bambine giocano con le bambole, i bambini con le costruzioni. Le bambine fanno danza, i bambini giocano a calcio. Chi l’ha deciso? La parità tra maschi e femmine è un principio sancito dalla Costituzione, eppure ancora oggi è un obiettivo lontano. Le disuguaglianze cominciano a diffondersi quando siamo piccoli; il peggio è che crescono insieme a noi. Così le donne accudiscono i bambini e gli uomini vanno a lavorare.
Le donne fanno le segretarie e gli uomini i presidenti. Ma non tutte, e non a tutti, va bene così. Ecco un modo per imparare con le rime e i disegni a lottare per i propri sogni, a capire che da grande si può fare la mamma e la casalinga, ma anche la sindaca e l’inventrice o, perché no, la fotografa di ragnatele e l’accompagnatrice di sirene. Un libro scritto al femminile, ma rivolto anche ai ragazzi e agli uomini che un giorno diventeranno.
Le parole della Costituzione rompono le righe e si mettono a giocare. Così gli articoli diventano filastrocche, immagini poetiche per far conoscere ai bambini i principi fondamentali, i doveri inderogabili e i diritti inviolabili come la libertà, l’uguaglianza, la pace, la giustizia, la dignità e il lavoro. Per sentirsi veri cittadini e vivere insieme nel pieno rispetto reciproco.
Giocare con le parole può diventare una chiave per aprire il cuore e la mente, un modo per ragionare anche sui valori importanti, uno spunto per capire che un diritto violato è un sentimento ferito. Infatti non tutti i bambini sanno, e spesso neppure molti adulti, che a ogni diritto corrisponde un dovere, e che è proprio il dovere a garantire il rispetto dei nostri diritti.
Queste parole che giocano sono frutto dell’esperienza di uin’insegnante e della sua classe, e dimostrano che i versi di una filastrocca possono trasmettere una grande lezione di civiltà. Un piccolo inno al diritto di fare le proprie scelte di vita e di lasciarle fare agli altri, nel rispetto reciproco.